Categorie
@Festivaletteratura Libere Letture

Libere letture @ Scienceground 8/5

Quest’anno ci addentreremo nel mondo-di-sotto raccontato da Robert MacFarlane in Underland: un viaggio nel tempo profondo (Einaudi, 2020) alla scoperta degli scarti che da millenni l’umanità e non solo si lascia dietro — o meglio, sotto! Andremo alla riscoperta di una storia fraintesa dove scarti umani prendono vita: il Frankenstein di Mary Shelley (1818), passandolo sotto le lenti della filosofia e della storia della scienza per capire cosa ha ancora da insegnarci. Ci metteremo come Baptiste Morizot sulla pista animale (Nottetempo, 2020) all’inseguimento delle tracce più diverse, interrogandoci sull’abilità ancestrale dell’uomo di immedesimarsi in altre vite. Rifletteremo, partendo dalle parole di Stephen J. Gould ed Elisabeth Vrba in Exaptation. Il bricolage dell’evoluzione (Bollati Boringhieri, 2008), su come la storia dell’evoluzione non sia fatta solo di adattamenti graduali, ma anche e soprattutto di scarti in avanti dove caratteri inutili vengono cooptati o adattati a funzioni completamente nuove.

Non preoccupatevi: non è assolutamente necessario aver letto i libri in anticipo per poter partecipare o leggere qui sul sito ciò che ne verrà fuori!

Frankenstein: una storia fraintesa

Lo storico della scienza Dario De Santis è ospite di eXtemporanea e ci racconta la celebre storia del dottor Frankenstein e della sua Creatura, riscoprendo in chiave epistemologica il romanzo di Mary Shelley. Scopriamo così come una concezione modernissima del ruolo sociale della scienza di inizio Ottocento abbia influenzato la scrittura dell’opera, e come il celebre adattamento cinematografico abbia invece frainteso e rovesciato i temi e i valori di cui Shelley si era fatta portatrice.

Underland: storia di un futuro profondo?

In “Underland. Un viaggio nel tempo profondo”, Robert Macfarlane esplora la metà inferiore – o infera – del mondo in cui viviamo e scopre una fitta rete di scambi e interconnessioni, sia metaforiche che decisamente materiali. Facciamo due chiacchiere con Fulvio di eXtemporanea su come questo libro ci aiuti a sviluppare una nostra personale “idea di Antropocene” e forse anche a trovare il linguaggio per parlarne, a partire dalla domanda: “Siamo dei buoni antenati?”

Si può volare con il 5% di un’ala?

Si può volare con il 5% di un’ala? Risposta rapida: no. E allora come è possibile che organismi primitivi abbiano sviluppato tratti così complicati come le ali “un po’ alla volta”? Ne abbiamo parlato con i matematici Giuseppe Longo (emerito ENS Parigi) e Alessandro Sarti (EHESS Parigi), durante la libera lettura di Exaptation, il bricolage dell’evoluzione, di Elisabeth Vrba e Stephen Jay Gould. Nel video che segue scambiamo ancora due parole con Mattia, uno dei curatori dell’evento.

Tracce, scarti, lupi, sciamani

In questa libera lettura abbiamo riflettuto sul rapporto fra la mente umana e la mente animale; il rapporto con le altre menti, che plasma la prassi delle comunità umane verso gli animali, i quali possono rappresentare minacce, cibo, compagnia o materiali di lavoro. Lo abbiamo fatto leggendo le pagine di “Sulla pista animale” del filosofo Baptiste Morizot, un testo più simile a un diario di avventure che a un saggio filosofico. Ci siamo lanciati in questa lettura insieme a Marco Inguscio (IULM), che nel suo dottorato si occupa tra le altre cose proprio di bioetica e filosofia della scienza. Insieme a Marco facciamo ancora due chiacchiere sull’argomento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

dodici + due =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.