Categorie
@Festivaletteratura

Scarti radioattivi

Sulle frequenze OttoQuinti

Nonostante le prime trasmissioni sulla frequenza UnoPuntoSeiPeriodico, siamo ancora naufraghe di un diluvio a lungo atteso – ma a cui eravamo impreparate. La nostra zattera nel frattempo si va attrezzando di gingilli e amenicoli di ogni tipo, costruiti assemblando l’immondizia che come noi galleggia nella Great Pacific Garbage Patch: pneumatici rotondi ed economie poco circolari, brandelli di libri macerati e di letture rimuginate, microplastiche riflettenti e riflessioni micragnose. «Forse laggiù c’è Vakaru?» ci chiede il nostro fedele alleato, un cannocchiale abborracciato con due fondi di bottiglia (uno concavo e uno biconvesso) al miraggio di un’isola. Ma non capiamo se è la voce della Natura a parlarci o la nostra natura a ingannarci. Approdati, per riconquistare un po’ di lucidità improvvisiamo un bivacco tra le macerie dell’Accademia: un tramezzino di mandibole di pesce, qualche fetta di salame molto poco sostanziosa e articoli di giornale riassemblati per l’isolamento termico. Finalmente, la nostra fidata radio a galena ci permette di lanciare un segnale sulla nuova frequenza OttoQuinti, sperando che da una terra rimasta emersa, magari nascosta in un cunicolo sotterraneo per evitare venti radioattivi o eventi epidemici, qualche persona (umana o anche no) si sintonizzi e condivida la sua storia.

Musiche originali di Ooopopoiooo e Susanna Laterza. Illustrazioni di Alberto Motolese.

 

Puntata 1

L’era del Garbage Patch

Con Marco Armiero, Lucilla Barchetta, Collettivo Epidemia e Nives Ladina

Potrà risorgere vita dalle ecologie tossiche che contaminano le sostanze e le narrative che consumiamo? In un viaggio che parte dalle rovine industriali sulle rive dello Stura di Lanzo (Torino) per arrivare alla terra dei fuochi (Napoli), passando per Agbogbloshie (Ghana), cerchiamo di capire i soggetti ai margini di una società che rifiuta di affrontare le sue deiezioni, e quali processi sociali stanno mettendo in moto.

Puntata 2

L’isola di Vakaru

Con Lorenzo Rizzieri e Alessandro Grilli

Perché defecare è così piacevole mentre il suo prodotto ci infastidisce tanto? Dove finiscono le tonnellate di escrementi degli animali d’allevamento, e degli umani? Perché paragoniamo cose e persone alla “merda”? Queste e altre domande ci rendono liete (etimologicamente: ricche di letame) di accogliervi su Vakaru. Perché quando gli escrementi arrivano fino al collo, è ora di imparare a nuotare…

Attraverso un viaggio nella storia della gestione degli escrementi animali, Nunzio Marcelli ci racconterà di come essi abbiano rivestito un ruolo cruciale nel passaggio dall’allevamento estensivo a quello intensivo e industriale. Guarda un po’: tanto più nascondiamo gli escrementi, e tanto meno comprendiamo alcuni grandi passaggi della modernità, come lo sfruttamento degli animali e dei terreni. Non dimentichiamoci, però, che il primo sfruttamento è quello dell’umano sui suoi simili: Alessandro Grilli ci mostrerà come l’apparato digerente di un individuo sia una metafora efficace del funzionamento del gruppo sociale, che ingerisce e digerisce i suoi membri per vivere. Peggio per chi non si lascia assimilare, perché verrà espulso…

Puntata 3

Mandibole di pesce e salami slicing

Con Matthieu Barbier e Marcello Dalmonte

Della ricerca non si butta via niente! Qualche secolo fa, i filosofi naturali comunicavano le proprie scoperte attraverso brevissimi anagrammi criptati. Oggi invece assistiamo alla crescita fuori controllo della produzione di articoli scientifici, al punto da arrivare ad affettare un articolo magari già di per sé non troppo sostanzioso in più articoletti, per moltiplicare le pubblicazioni.

Come ripensare i criteri e le modalità di condivisione e diffusione della ricerca? Indaghiamo alcune nuove esperienze editoriali che prendono forma all’interno della comunità scientifica.

Puntata 4

Cronache dalla Terra di Sotto

Con Leone Contini, Donato Giovannelli, Claudia Speciale

Quando in nu futuro lontano una nuova disciplina — magari un ibrido di archeologia geologia fisica semiotica arte — scaverà nella terra e nella storia, che residui troverà della nostra società e delle sue guerre? Come li interpreterà?

Sotto il suolo, la geoarcheologia analizza gli scarti di comunità antiche, per come ce li restituiscono secoli di sedimentazione. Alle lenti del microscopio, la cultura della terra emersa ci racconta storie intrecciate di manufatti, minerali, microbi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9 + venti =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.